L' ORGANIZZAZIONE DELL' AMBIENTE DI LAVORO: L'ETERNA LOTTA TRA ORDINE E DISORDINE
È inevitabile che alcune nostre abitudini finiscano per essere rapidamente notate da chi ci circonda, portando a dei giudizi negativi o positivi. Uno dei principali elementi di distinzione tra colleghi è la scrivania.
C’è soprattutto chi la tiene in perfetto ordine e chi invece appartiene alla linea di pensiero del: nel mio caos c’è un preciso ordine.
Diciamo che di norma in un ufficio "tradizionale" (non agenzie creative o di sviluppo idee) bisogna pensare anche all’impressione che facciamo sugli altri – colleghi, capi e clienti che passano dal nostro ufficio. Una scrivania piena di scartoffie darà l’idea di un lavoratore molto impegnato. Dall’altro lato, se a questo si aggiunge il caos di cancelleria e oggetti vari, oltre alle briciole del pranzo consumato in fretta restando sulla sedia da ufficio, il risultato sarà poco professionale: rischia di farci apparire pigri e poco precisi nello svolgimento dei nostri compiti.
Chi lavora a contatto con il pubblico o cura le relazioni con i clienti faccia a faccia dovrà soprattutto curare l’aspetto dell’ufficio, evitando una scrivania disordinata e un caos poco rassicurante.
Com’è la tua scrivania o tavolo di lavoro?
Lasci che fogli, documenti, cartacce e pubblicità si accumulino sulla scrivania, oppure ci tieni a collocare subito ogni oggetto al suo posto?
Se sei tu il titolare dell'azienda, riesci a dare il buon esempio ai tuoi dipendenti con un ufficio/scrivania ordinata e organizzata?
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